Laura

chiede:

Buongiorno, due settimane fa purtroppo ho avuto un aborto spontaneo. È avvenuto tutto molto in fretta, senza avvisaglie che facessero presagire che qualcosa in questa seconda gravidanza non stesse andando bene. Ho passato una nottata tremenda con forti dolori e perdite abbondantissime, con molti grumi e coaguli. Ho chiamato la mia ginecologa e sono andata al pronto soccorso. I medici hanno valutato la mia situazione e hanno preferito non farmi un raschiamento visto che l’epoca gestazionale era precoce e stavo espellendo i residui in maniera naturale.

Sono passate oggi due settimane. Dopo 8 giorni dall’aborto avevo solo qualche residuo di perdita chiara, ma è da ieri notte che ho ricominciato a sanguinare copiosamente e ricominciato ad espellere grossi coaguli. Non credo sia normale, ho richiamato la ginecologa che mi ha detto di stare tranquilla e di andare da lei in studio martedì, ma sono un po’ preoccupata! Forse il raschiamento era necessario? Potrei essere andata incontro ad un’infezione!? Leggo in rete molte opinioni e non mi ritrovo in nessuna delle casistiche che sono già state affrontate! Grazie mille per una vostra eventuale risposta.

Gentile Signora Laura,
dopo un aborto spontaneo conviene sempre eseguire una ecografia. Conviene seguire un’ecografia anche dopo un raschiamento. Questo è necessario, unitamente al monitoraggio della beta HCG plasmatica che dovrà in alcuni giorni azzerarsi, proprio per escludere eventuali residui. In genere le infezioni a livello dell’endometrio causano perdite di odore sgradevole, qualche volta anche febbre e malessere. Il consiglio che posso darle è quello di eseguire in ogni caso un’ecografia e di accertarsi che la beta HCG plasmatica si sia azzerata. Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo