Anonimo

chiede:

Egregio dottore, ho purtroppo perso la mia bimba alla fine di ottobre. Ero alla 28.ma settimana di gravidanza e la causa è stata di origine virale (parvovirus).
Dopo il parto (indotto) mi sono tornate le mestruazioni dopo circa 40 giorni, come mi avevano detto i medici e dopo la visita (alla metà di dicembre) il mio ginecologo ha detto che utero e ovaie sono tornate in sede e l’utero è di dimensioni normali: volendo potrei riprovarci subito. Il secondo ciclo è stato regolarissimo. Vorrei chiederle se posso davvero riprovare ad avere un bambino o se è meglio aspettare ancora e nel caso quanto. Durante il ricovero mi hanno somministrato tutti i farmaci del caso: antibiotici, candelette di prostaglandine, anestetici per via epidurale e dostinex per bloccare la montata lattea: potrebbero esserci residui di questi farmaci nel mio corpo e potrebbero danneggiare il feto in caso rimanessi incinta a breve? L’esperienza è stata veramente bruttissima, anche perché io ero stata benissimo fino a quel momento. Solo mi sentivo più stanca e per questo sono andata a fare un’eco… Ho quasi 33 anni e desidero veramente tanto diventare mamma. Grazie.

Gentile signora Ramona, non si faccia prendere dalla fretta. Meglio attendere sette otto mesi, ciò per dare tempo all’organismo di reagire al meglio ed essere sicuri che il virus sia stato debellato. Auguri

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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