Anonimo

chiede:

Buongiorno, mi trovo in questa situazione: lavoro da 15 anni per una
grossa azienda con contratto a tempo indeterminato. Attualmente vivo in
USA (ma ho mantenuto la residenza in Italia) con mio marito e mio figlio,
che sta seguendo delle terapie e per il quale ho ottenuto un’aspettativa
non retribuita (per malattia figlio minore di 3 anni). Ho scoperto da poco
di essere incinta. È possibile attaccare tra l’aspettativa di cui sto
usufruendo ora e la maternità obbligatoria del mio futuro figlio dei
giorni di ferie, in modo da non rientrare al lavoro? Il fatto di partorire
in USA fa decadere i miei diritti di madre lavoratrice o è sufficiente
far pervenire sia all’Azienda che all’INPS un certificato americano di
avvenuta nascita? Confido in un Vostro gentile riscontro. Grazie.

Gent.le Sig.ra
La fruizione di periodi di ferie rientra fra i diritti dei lavoratori
dipendenti. Ciò non toglie, però, che le stesse devono essere preventivamente
concordate ed accettate dal datore di lavoro. Le consiglio di inoltrare
richiesta scritta per usufruire di un periodo di ferie e, qualora la stessa
dovesse essere accolta (in toto od in parte), Lei potrà assentarsi dal lavoro
per il periodo concessoLe.
Per quanto riguarda il parto all’estero, nessuna normativa obbliga la
lavoratrice a partorire nel paese d’origine. È necessario che la stessa faccia
pervenire all’azienda il certificato del parto ma la scelta della struttura e/o
del paese è lasciata alla discrezione della gestante.
Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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