Anonimo

chiede:

Forse perché sono troppo giovane (23 anni), non posso pensare di doverlo dividere tra suo figlio e la sua ex, che si sentono si vedono mentre potremmo passarci una giornata tranquilla io e lui. Ho paura anche per un futuro, dove magari per un 2 figlio avrebbe sensazioni già provate, tutto già vissuto e per me tutto nuovo. Non voglio pensare che tutto quello che passerebbe con me l ha già vissuto con un altra (anche solo accarezzare la pancia, vederla crescere, ecc).. Io non posso vietare al mio compagno di tagliare i rapporti, però mi sento esclusa da tutto questo. Suo figlio ha 2 anni e il mio compagno l unica volta che me l ha fatto vedere non mi ha calcolata minimamente, parlava con la sua ex di cose passate, cose di cui io non faccio parte e non conosco. Mi sentivo fuori luogo, loro 3 davanti e io dietro. Lui ha 35 anni e dovrebbe essere maturo abbastanza per capire il mio disagio. Io non so che fare, sono figlia di divorziati, non voglio rivivere tutti i problemi che comporta la separazione e soprattutto sapere che loro saranno per sempre anche nella mia vita. So che è brutto da pensare ma a volte vorrei che lui iniziasse una nuova vita con me, facendo finta di niente. Ho bisogno di aiuto, io lui lo amo e proprio per questo ho quasi intenzione di lasciarlo. Non voglio fargli pressione e rovinargli l esistenza. Cosa è giusto fare in questa situazione?

La gelosia sembra un punto sensibile del suo racconto. Si sente “la seconda”, e teme che quanto potrà vivere con il suo compagno per lui potrà essere meno importante proprio perchè già vissuto. La scelta di cominciare una relazione con un uomo che ha già avuto una moglie e che ha un figlio, comporta proprio il saper gestire questo sentimento, il senso di esclusione da qualcosa che di cui non facciamo parte. Comprendo quanto sia fatico convivere con questi vissuti, e comprendo la sua preoccupazione, la invito però a pensare con serietà a quanto ha scritto, a quali sono i timori che si celano dietro questo senso di invidia e gelosia che prova verso quella donna e il bambino, tanto da fantasticare che il suo compagno inizi “una nuova vita con me, facendo finta di niente”.
Ne parli con lui, cercate insieme una modalità di comportamento rispettosa del suo ruolo di padre e altrettanto rispettosa del vostro rapporto. Se questo non fosse sufficiente a rassicurarla o le cose non dovessero cambiare può pensare ad una consulenza psicologica che la aiuti a gestire questa relazione che ora le sembra così difficile.
Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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