Anonimo

chiede:

Gentile dott. Annona,
il 28/07/02 Le scrissi per avere un suo parere: parto prematuro per grave
IUGR a 28 settimane (il bambino è morto poco dopo il parto – 2 precedenti
aborti spontanei senza embrione/causa); ipertensione lieve; 3 fibromi (con
il
parto ne è stato tolto uno). Ho consultato 4 ginecologi (con annessi
nefrologi ed endocrinologi). Il “verdetto” è stato: pre-eclampsia (a parte
un piccolo distacco di placenta, direi senza sintomi visto che le mie
condizioni fisiche e le analisi erano ottime) se si eccettua il parere di
un
ginecologo che ha ipotizzato, piuttosto, un difetto genetico di placenta o
un virus, dato il ritardo di crescita a suo dire troppo precoce. Tutti sono
stati concordi nel ritenere il fibroma più grande (8 cm) ininfluente nella
patologia e perciò hanno deciso di non operarlo (è tornato di 3 cm). Ora
sono in cura con Clonidina per la pressione (la metildopa non ha effetto
a
basse dosi, l’atenololo mi affatica molto). Sto riprovando ad avere un
bambino e i ginecologi che mi seguono mi hanno dato levofolene e, dal 20°
giorno del ciclo, cardioaspirin: non appena avrò un BHCG positivo comincerò
il Clexane 4000: in pratica verrò trattata come se fossi affetta da malattia
trombofilica (o come si dice?) anche se in realtà non lo sono (e tutte le
analisi fatte, veramente tante, lo confermano) ma è… una sperimentazione e
non c’è altro che si possa fare…
Arrivo al punto. Ho 40 anni e sto provando da 8 mesi (troppo poco,
sentenziano i ginecologi!) e alla mia richiesta “facciamo qualcosa per
agevolarla” (monitoraggio follicolare? assunzione di progesterone? etc.)
loro mi dicono di rilassarmi, che non è questo il mio problema essendo già
rimasta incinta 3 volte. Mi chiedo, Le chiedo: cosa può spingere dei medici
a temporeggiare ben sapendo che ogni mese che
passa diminuiscono le
possibilità di concepimento, ma in compenso aumentano le probabilità di
malattie cromosomiche? Ho sicuramente fiducia in loro ma non capisco come
possano non tenere conto di quanto giochi l’ansia in situazioni simili.
O
forse ci sarebbero controindicazioni nell’assunzione di farmaci di cui loro
non vogliono parlarmi? E così mi sto aiutando con temperatura basale
(evidenti le due fasi); computer Persona; monitoraggi follicolari (3 finora)
che rilevano la crescita regolare di follicoli dominanti ed i relativi
scoppi anche se sempre tardivi (dai 25 ai 28 mm): forse i follicoli maturano
troppo e liberano ovuli troppo “vecchi”? Non ho molto tempo per provare
considerato, tra l’altro, tutto quello che mi aspetta dopo il
concepimento… Lei cosa ne pensa?
La ringrazio per la risposta ma anche per la disponibilità e l’attenzione
con cui Vi dedicate ai nostri problemi incoraggiandoci sempre.

Gentile Eliana,
capisco l’ansia, ma non creda che c’è tanta differenza fra 40 e 41 anni.
Inoltre anche i farmaci che stimolano l’ovulazione e tutte le tecniche di
fecondazione assistita in genere determinano un lieve aumento dei difetti
genetici, aumento accettabile, ma comunque da mettere in conto solo quando
necessario. La invito a rilassarsi e a seguire i ginecologi che l’hanno
avuta in cura finora. Da quanto mi riferisce si ricava l’impressione che
sia seguita con notevole attenzione. Eviti il “fai da te”. Cordiali saluti
e auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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