Anonimo

chiede:

Mio figlio di 13 mesi, in seguito ad una brusca caduta, ha perso
l’incisivo superiore centrale sinistro. L’impatto è avvenuto esclusivamente
sul dentino che si è avulso interamente, completo di radice. Non è stato
possibile reimpiantarlo immediatamente poiché l’incidente è avvenuto in
giornata festiva e comunque il bambino sarebbe stato troppo giovane per
collaborare (almeno così mi stato detto). Cosa dovrò aspettarmi per il
futuro della dentizione di mio figlio? È possibile fare un impianto, in
attesa del dente permanente? A che età mio figlio potrà essere
sufficientemente collaborante per poter intervenire, eventualmente con
apparecchio ortodontico?

Gentile Signora,
capisco il suo stato d’animo poiché anch’io, padre di una bimba di 21 mesi, temo sempre gli incidenti che potrebbero causare lesioni o perdite di elementi dentari di valenza estetica e fonetica come gli incisivi centrali.
Peccato che non si sia intervenuto subito con un reimpianto; anche perchè, in assenza di un importante trauma dell’osso alveolare (l’osso che contorna la radice e sostiene il dente), è una procedura semplicissima che non avrebbe richiesto una grossa collaborazione da parte del piccolo paziente.
Purtroppo nei giorni festivi trovare un dentista disponibile è piuttosto difficile e dovrebbe esserci una regolamentazione in merito, così come accade per le farmacie. Ma questa è un’altra storia!
Per rispondere ai suoi quesiti procedo con ordine:
1) la dentizione del suo bambino non andrà sicuramente incontro a sovvertimenti importanti, ma la mancanza di un elemento importante ai fini estetici e fonetici potrebbe essere causa di disagio psicologico nei rapporti relazionali del suo bambino.
2) Non è possibile fare un impianto, almeno fino ai 17-18 anni, poiché in età evolutiva le strutture ossee dei mascellari vanno incontro a processi di crescita che verrebbero alterati dalla presenza di un impianto rigidamente ancorato all’osso stesso.
Ci sono però soluzioni alternative (temporanee) altrettanto valide per vicariare il dente mancante, quali ad esempio un ponte fisso “incollato” ai denti adiacenti (Maryland bridge)
o un apparecchio ortodontico che porta inserito il dente mancante.
3) Non sono un ortodontista, ma la collega specialista che collabora nel mio studio ha trattato bambini anche di tre anni con particolari situazioni cliniche.
Il suo bambino potrebbe beneficiare dunque di un trattamento altrettanto precoce. Perlomeno al fine di mantenere lo spazio per il dente permanente, che eromperà intorno al 6-7 anni, sostituendo contemporaneamente il deciduo mancante con un elemento aggiunto all’apparecchio.
Sperando di esserLe stato d’aiuto La saluto cordialmente.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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