Anonimo

chiede:

Salve dottore, da martedì scorso mia moglie (alla seconda
gravidanza e alla 20a settimana) è stata ricoverata in ospedale dopo che alle 5
del
mattino ha sentito delle perdite. I medici hanno subito sospettato
alla
rottura del sacco amniotico. È rimasta a riposo a letto ma verso le
12
ha avuto nuovamente perdite e pure la mattina seguente verso le 6. A
questo punto ci hanno detto che bisognava aspettare solamente la
rottura totale con conseguente aborto. Ma da quella mattina ad
oggi (8gg) non ha più sentito perdite. Da lì i medici, dopo aver
stabilito che di liquidi ce n’era abbastanza, hanno cominciato ad
essere più ottimisti. In questi giorni ne abbiamo sentite di tutti i
colori e non sappiamo più su cosa aggrapparci. Ora le chiedo, il
sacco
può aggiustarsi? Un medico dice si, l’altro no! Sia io che mia moglie,
dopo
questo fatto, siamo terrorizzati dal fatto che possa nascere con
gravi
problemi, quanto grande è il rischio di parto prematuro in queste
condizioni, con conseguenti problemi?
Probabilmente cerchiamo risposte che non ci verranno mai date, ma noi
non sappiamo più se andare avanti (affrontando 3
mesi-forse-durissimi (abbiamo una bambina di 20 mesi!)) o se fermarci
e
non rischiare. Mi aiuti!

Egregio signor Claudio, purtroppo, per quanto il suo racconto possa
essere esatto, mancano assolutamente dettagli clinici indispensabili
per esprimere un giudizio. Si fidi dei curanti, anche perchè i dubbi
esprimono, sicuramente, interesse per un caso estremamente delicato e
di difficile risoluzione. Auguri

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo