Anonimo

chiede:

Salve dottoressa, mi chiamo Silvia ho 28 anni e sono quasi al settimo mese di gravidanza. Sono felicissima perché l’abbiamo cercata noi, ed è proprio per questo che non capisco come mai mi capita di pensare che la bimba non sia sana, che abbia un tumore e, talmente ci penso, che sembra che sia io ad augurarle il male. Io voglio sperare il bene di mia figlia, non il male, ma ogni tanto vado in crisi e i pensieri brutti sembra quasi che sia io a volerli. Come posso fare? Questa situazione mi angoscia e mi sento già una mamma maligna. Non vedo l’ora che nasca per chiederle scusa di tutti questi pensieri, e mi chiedo anche se ci sarà un modo per togliermi questi sensi di colpa. Spero che lei mi possa aiutare e nell’attesa le porgo i miei più cordiali saluti.

Cara Silvia,
è una cosa del tutto normale che, quando si ama moltissimo una persona, si tema per la sua incolumità, si cerchi di preservarla da qualsiasi male.
Tutto ciò provoca ansia anticipatoria, paura per qualsiasi cosa.
Questo stato di tensione crea un’attivazione generale dell’organismo che influenza anche le funzioni cerebrali e gli stati di coscienza. Nascono quindi questi pensieri automatici che non hanno nessun significato, se non quello positivo di dimostrare a chi li pensa quale è il livello del suo amore (e della sua preoccupazione) per la persona amata.
Niente sensi di colpa dunque, niente malignità: ci faccia una risata sopra e pensi ad altro.
Cari saluti e auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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