Anonimo

chiede:

Buongiorno, sono alla 18° settimana di gravidanza e da Giovedì scorso sono
in maternità anticipata causa contrazioni e rischio di parto prematuro.
Il mio titolare non ha preso bene la notizia della gravidanza, sostiene
che sia stata premeditata da me da quando sono stata assunta cioè un
anno e mezzo fa e non tollera che io stia a casa invece di andare in
ufficio per citare le sue parole. Ieri ho saputo dalla mia collega che mi
ha già inviato una lettera di richiamo con raccomandata per due errori
che ”avrei” commesso nella programmazione di un trasporto (lavoro nella
logistica) anche se non ero più presente in azienda e non sono stata
contattata per avere spiegazioni. Come mi devo comportare? Sono da
considerare le lettere di richiamo in maternità?
Grazie per l’aiuto.

Gentile Federica, se ha presentato domanda di maternità anticipata per
condizioni di rischio, conformemente alla normativa vigente, non ha da
temere alcunché. Quanto alle lettere di richiamo da parte del Suo datore di
lavoro, a nulla possono valere se sfornite di prova idonea a dimostrare che
proprio Lei sarebbe responsabile delle “mancanze” professionali che Le sono
addebitate (ci sono forse testimonianze a Suo sfavore, o la Sua personale
sottoscrizione di bolle o altro?). Trascorra una serena gravidanza! Cordiali
saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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