Anonimo

chiede:

Buonasera, sono assunta in un asilo privato con contratto a tempo indeterminato. Sono incinta e, lavorando nel settore da anni, so che il mio lavoro è considerato a rischio; il mio datore di lavoro non lo reputa tale tant’è che voleva farmi lavorare. Sia CAF che INPS mi hanno detto che solo un ginecologo può attestare il rischio di una maternità indipendentemente dal lavoro e che l’ispettorato non è più interessato…Ora sono in maternità anticipata tramite provvedimento di interdizione anticipata grazie a dei certificati dell’ASL che certificano minacce d’aborto quindi non sto lavorando dalla quinta settimana di gestazione. Per quanto riguarda lavoro a rischio so che la maternità al 100% è protratta fino al 7′ mese del bambino e non al 3′; come faccio per ottenere questo? Mi devo recare all’ispettorato del lavoro? Ad agosto entrerò in maternità obbligatoria e lo farò tramite CAF che inoltrerà la domanda all’INPS, potrei inoltre sapere fino a quando è possibile protrarre la maternità e le percentuali di retribuzione previste? Ringrazio anticipatamente

Gentile sig.ra, deve fare domanda all’INPS per il riconoscimento della maternità a rischio per luogo di lavoro, sarà poi l’INPS a delegare all’ispettorato del lavoro. La maternità viene pagata al 100% indipendentemente se a rischio o meno, se è previsto dal contratto di lavoro perché in questo caso l’80% è a carico dell’INPS mentre il restante 20% a carico del datore di lavoro. Inoltre, solo per alcune categorie di lavoro è previsto il prolungamento obbligatorio della maternità fino al 7° mese del bambino ed i lavori in cui è previsto ciò sono elencati in una tabella apposita redatta dal ministero del lavoro.
Cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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