Anonimo

chiede:

Salve, fino all’ottava settimana la gravidanza procedeva bene, nessuna perdita, nessun dolore, battito presente, ecografie tutto ok. Alla nona settimana mi reco dalla ginecologa per consegnare le analisi del sangue del primo trimestre e per scrupolo mi faccio fare un’ecografia… esito battito assente. Il giorno dopo, 12 giugno, mi ricovero per raschiamento, aborto interno. Dopo l’intervento poche perdite per una settimana. A 30 giorni dal raschiamento mi arriva l’istologico: si segnala la presenza di alcuni villi idropici di aspetto irregolare e proliferazione del trofoblasto. Quadro compatibile con mola parziale. Il giorno dopo faccio dosaggio beta valore 3, dopo una settimana lo ripeto valore 2, intanto mi è arrivato il capoparto a 34 giorni dal raschiamento. Alcuni ginecologi del reparto mi hanno detto che non si è trattato di mola, altri dicono che c’è un sospetto, quindi meglio monitorare le beta una volta al mese per i prossimi 6 mesi e niente gravidanze… che faccio??

Come in ogni cosa, l’accuratezza di un determinato esame dipende dalla esperienza di chi lo esegue. In questo caso è l’istologo che dovrebbe esprimersi anche verbalmente con i medici che la seguono. Spesso infatti le “sensazioni” diagnostiche non si mettono per iscritto, ma costituiscono una importante fonte; comunicarle quindi verbalmente ai colleghi potrebbe essere cosa importante.
Nel dubbio (anche perchè a volte neanche la istologia può esprimersi con sicurezza) è sicuramente meglio eseguire periodicamente il dosaggio delle beta HCG come le è stato consigliato.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo