Anonimo

chiede:

Gentile Dottore,
sono incinta alla quindicesima settimana. Durante il primo mese di
gravidanza ho lavorato in America in un laboratorio in cui venivano
effettuate culture di Listeria. Non sapevo di essere incinta ma ho
comunque indossato guanti per la maggior parte del tempo. Sono poi
tornata in America per una breve visita allo stesso gruppo di ricerca e
ho cercato il più possibile di evitare il contatto con il laboratorio,
ma ho dovuto comunque entrarci, anche se ho evitato di toccare
qualunque oggetto senza guanti. Una settimana dopo l’arrivo in Italia
ho avuto sintomi che ho attribuito ad un raffreddore-influenza, con
leggera febbre, mal di testa e raffreddore. Più tardi ho letto che
almeno alcuni di questi sintomi sono simili a quelli di una listeriosi.
Vorrei fare un esame del sangue per stare tranquilla. Ho parlato di
questo al mio ginecologo ma non sembra saperne molto. Che tipo di esame
bisogna richiedere? Inoltre vorrei sapere qual è l’incidenza della
listeriosi in Italia.
Ringraziandola anticipatamente,

Gentile Dominique,
il suo quesito è particolarmente delicato, anche per la particolarità della situazione esposta. L’esposizione alla Listeria in ambito laboratoristico, comporta usualmente manifestazioni cutanee, non sistemiche e quindi poco pericolose per il feto (è in realtà per via alimentare che questa infezione viene contratta). Ma lei riferisce una sintomatologia sistemica molto aspecifica, che certo, tra le varie cose potrebbe anche esser stata una listeriosi, ma anche altre mille infezioni più banali.
Esami del sangue abbastanza specifici non ce ne sono, se non in fase acuta di malattia: lei potrebbe ora eseguire un test per la ricerca di anticorpi anti-Listeria, ma tale esame può avere un significato per lei solo se negativo (escludendo quindi una avvenuta infezione). Ma qualora positivo, non avrebbe significato, essendo la positività per tale germe molto diffusa nella popolazione generale.
Ritengo tuttavia che una eventuale corioamnonite da Listeria, il vero possibile problema in gravidanza, avrebbe dato già segni, cosa che da quello che mi dice, non ha ancora fatto.
Al suo posto starei abbastanza tranquilla o, al limite, contatterei un buon infettivologo dalle sue parti perché, dopo averla ascoltata, visitata e verificato alcuni esami di laboratorio, valuti insieme al ginecologo se sia o no il caso di effettuare una amniocentesi a scopo diagnostico. La saluto cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Infettivologo