Anonimo

chiede:

Caro Dottore,
mi chiamo Domitilla, ho 39 anni ed una storia tormentata per concepire
un bambino. Il problema d’infertilità di coppia non era dovuto a me, ma al
mio povero ex-marito il quale aveva una produzione di spermatozoi minima e
con un’alta percentuale di malformazioni. Sebbene il problema fosse suo, tutte le indagini sono cominciate da me (dopo ben un anno di tentavi falliti
in cui ho avuto anche dei micro-aborti) ed è stato un calvario di altri 8
mesi fino a quando non si è deciso a fare uno spermiogramma, da cui si è capito tutto. Di lì ci siamo chiusi in noi stessi (io ho cercato di supportarlo psicologicamente, trascurando completamente le mie di reazioni psicologiche – grave errore!!!) e ci siamo avvicinati alle tecniche di fecondazione assistita con ICSI, con le quali abbiamo avuto però alcune complicazioni burocratiche la prima volta e di natura fisica la seconda: avevamo deciso di tentare prima con una semplice fecondazione – avevo 35 anni – quando sotto Metrodin, al minimo della dose, invece di produrre
3/4 follicoli come ci si aspettava “da una donna della mia età”, ne produssi 24 (16 in un ovaio e 8 nell’altro, con un rischio di torsione ad ogni buca presa con la macchina, almeno così mi era stato avvisato) e lì c’era da prendere una decisione immediata o ICSI al volo o attesa del ciclo per
avere l’espulsione, decisi per il ciclo, tutto andò benissimo ed il mio utero si “ripulì” perfettamente con una sola mestruazione assolutamente indolore. Dopo di che la situazione è precipitata ed è per questo che parlo di EX! Le ho raccontato tutto questo per farle capire il mio ormai ansiosissimo approccio psicologico alla gravidanza. Ora ho un nuovo compagno e con l’aiuto di un test di ovulazione sono rimasta incinta al primo tentativo – in genere i ginecologi rimangono stupiti della mia età biologica, menomale! (saranno il selenio e le vitamine che prendevo regolarmente dai 30 anni, in dosi da erboristeria intendiamoci). La data dell’ultima mestruazione è
il 19/03/2003, sono quindi alla 6+5. Poiché il mio attuale ginecologo era
ed è ancora in ferie, dopo aver fatto il B-HCG una prima volta alla 5+1 (7460), ho deciso di rifarlo per controllare l’andamento alla 6+2 (37000 e rotti) e sono abbastanza tranquilla – tremo come una foglia ed ho il cuore a mille ogni volta che debbo prendere un risultato – ;-) In realtà sono una corda di violino, ho mille paure: Sarà solo una camera gestazionale o ci sarà l’embrione che si sta sviluppando? Ho sintomi come una forte tensione mammellare, stimolo ad urinare, stanchezza ad ondate, ma praticamente inesistenti le nausee, ho una digestione abbastanza regolare e nessun problema con gli odori o con i giramenti di testa, doloretti minimi e rari qua e là, sarà positivo? Ho iniziato a prendere l’acido folico nella dose minima autonomamente già dal giorno stesso del primo test, avrei dovuto farlo prima? Non me la sono sentita! Sto prendendo una dose minima di Eutirox – 25 mg 3 volte a settimana – per un piccolo danneggiamento alla tiroide, dovrò aumentarlo? E poi. Amniocentesi o non amniocentesi? Ho già fatto il cariotipo a suo tempo, e tutto è risultato regolare, potrebbe bastare la translucenza nucale? Ho il terrore di causare un aborto ed ho molta paura delle mie possibili reazioni psicologiche, io sempre così forte precipiterei su me stessa! Che s’intende esattamente per amniocentesi precoce o tardiva? I rischi sono maggiori nella seconda? Insomma, caro Dottore, mi vorrebbe consolare un po’ dedicandomi 5 minuti del suo tempo? La ringrazio molto per la pazienza, cari saluti,

Gentile signora Domitilla,
i cinque minuti che mi prega di dedicarle già li ho consumati nel leggere
la sua lunghissima lettera. In ogni modo, scherzi a parte, le rispondo, innanzitutto,
congratulandomi con lei per la passione con cui affronta questa gravidanza,
dopo le delusioni del passato. Per quanto riguarda gli altri problemi, le
consiglio, prima dell’amniocentesi, il TriTest e la Translucenza nucale.
L’amniocentesi, visto anche il rischio d’aborto che comporta, l’affronti
solo dopo che i primi due esami abbiano suggerito un aumento del rischio
genetico. Auguri

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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