Anonimo

chiede:

Spiego la mia situazione.
Sono dipendente a tempo indeterminato di una società di lavoro interinale con sede legale a Milano, filiale a Verona e sportello operativo a Brescia (che dipende dalla filiale di Verona e presso il quale sono assunta come impiegata sin dall’apertura).
Dall’11 febbraio 2008 sono andata in maternità anticipata e il 22 giugno è nata mia figlia. Finita la maternità obbligatoria ho esaurito le ferie residue e poi sono andata in maternità facoltativa, che ho richiesto fino al prossimo 15 giugno 2009.
Nel frattempo sono rimasta incinta di un altro figlio (ad oggi sono circa di 9 settimane) e tra l’altro il mio ginecologo vorrebbe che andassi in maternità anticipata appena possibile.
Una collega dell’ufficio di Milano (sede presso la quale è depositato un unico libro matricola per tutte le filiali) mi ha confidato che è partita una lettera a me indirizzata in cui mi viene comunicato il licenziamento per chiusura dello sportello operativo di Brescia (cosa che tra l’altro a me non risulta). Specifico che la filiale di Verona non è in chiusura.
Per quanto esposto chiedo: l’azienda ha diritto di licenziarmi? Non sono tutelata in quanto in maternità (mia figlia non ha ancora compiuto un anno) e pure incinta?
Spero che mi rispondiate prontamente così saprò come comportarmi quando riceverò la lettera di licenziamento.
Grazie per l’attenzione e per le informazioni che vorrete fornirmi.

Gentile Katia, le consiglio di valutare attentamente le motivazioni della lettera di licenziamento (se e quando arriverà) al fine di adottare la giusta strategia che inizia certamente con l’impugnazione amministrativa dell’atto di licenziamento. Cordialmente.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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