Anonimo

chiede:

Salve, sono un’O.S.S. (operatore socio sanitario) e lavoro in un pronto
soccorso. Dopo aver comunicato il mio stato di gravidanza, la capo-sala
mi ha spostato nell’accettazione del pronto soccorso dove in teoria
dovrei svolgere solo mansioni amministrative ovvero registrare su P.C. i
pazienti che arrivano. Il problema è che allo sportello arriva gente di
ogni genere, arrivano le ambulanze con politraumi che entrano nel box
dell’accettazione, e anche non volendo tocco e vengo a contatto con
materiale potenzialmente contaminato. In più passo molte ore seduta,
anche se la responsabile mi ha “autorizzato” ad alzarmi quando
voglio…ma sfido quando il pronto soccorso è pieno ad allontanarsi dalla
postazione…la gente non ha tutta questa pazienza!!
Vorrei sapere se è lecito che io rimanga lì o se rientra tra i miei
diritti chiedere l’assegnazione momentanea ad un posto meno turbolento
(anche emotivamente) e meno contaminato. Vi ringrazio molto per
l’attenzione, a presto.

Gentile Utente, qualora sussistano i presupposti di cui al Decreto Legislativo 151/2001 e non possa essere adibita ad altre mansioni, ha
diritto di chiedere l’interdizione anticipata per gravidanza a rischio. Le
rammento che ai sensi dell’art. 7 del decreto sopracitato è vietato adibire
la lavoratrice in stato di gravidanza a lavori faticosi, pericolosi ed
insalubri. I lavori pericolosi, faticosi ed insalubri sono indicati
nell’allegato A del T.U. di cui al decreto 151/2001. Tra i lavori a rischio
sono pure inclusi quelli che comportano il rischio di esposizione agli
agenti ed alle condizioni di lavoro di cui all’allegato B del T.U. in
oggetto.Tra le sostanze comportanti rischio di contaminazione per le
lavoratrici gestanti l’allegato B indica, tra l’altro, alcuni agenti
biologici (tipo virus della rosolia) e chimici (tipo piombo e suoi
derivati). Le consiglio di consultarsi con il Suo ginecologo di fiducia per
valutare la possibile sussistenza di condizioni favorenti il congedo di
maternità anticipato. Le rammento che la domanda di maternità anticipata va
presentata alla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente
e che dev’essere corredata di certificazione da parte di medico specialista
di ASL. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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