Anonimo

chiede:

Gentile dottoressa, ho 36 anni e, purtroppo, un triste passato di gravidanze interrotte. Sono portatrice di una traslocazione cromosomica bilanciata e questo mi ha portato, in passato, a 4 aborti spontanei entro la 12 settimana. Non dimenticherò mai i momenti tristi ed infelici di quei giorni, pensavo che mai avrei potuto avere un figlio sano. Invece, fortunatamente, quando
ormai avevo perso le speranze, ho avuto il mio piccolino, che adesso ha 5 anni,
è sano e intelligente. Lo scorso dicembre sono rimasta di nuovo incinta, fin dall’inizio ho avuto perdite e quindi minacce d’aborto, ho pensato che neanche questa volta
sarei riuscita a far nascere il piccolino. Le ecografie, però, mi dimostravano
il contrario: il cuoricino batteva ed il piccolino cresceva! Così la
gravidanza è andata avanti; al momento di fare l’amniocentesi ho iniziato ad avere contrazioni non dolorose ma frequenti, così abbiamo rimandato di un’altra settimana. Fatta l’amnio il risultato è stato che aveva la mia stessa traslocazione bilanciata, quindi era apparentemente sano. Arrivi alla 21 settimana, col piccolino che ormai da almeno 3 settimane scalciava e si muoveva dentro di me, e vado a fare l’eco morfologica: il piccolo Emanuele aveva solo metà del cuoricino!! Eppure batteva da pazzi! Corro in centri specializzati per approfondire e fare l’ecocardio fetale:
il risultato era lo stesso. Mi son trovata costretta, solo e unicamente per
il bene del bambino, ad interrompere la gravidanza alla 22 settimana; proprio io, con quello che avevo passato, io che avevo giurato a me stessa che mai avrei fatto un aborto! Ora sono disperata, penso al piccolino che non c’è più, da un lato vorrei
un altro bimbo, subito, dall’altro ho il terrore di ritrovarmi a fare scelte così dure, ha paura ad affrontare una gravidanza, starei male dal primo all’ultimo giorno… Non so proprio cosa fare…
Grazie

Cara Daniela,
vorrei che tutte le donne che mi scrivono perché temono di non riuscire ad
avere un bambino prendano spunto e coraggio da questa sua lettera,
specialmente quando dice: “quando ormai avevo perso le speranze, ho avuto il
mio piccolino, che adesso ha 5 anni…”.
Non bisogna mai perdere le speranze dunque, e questo vale anche per lei, per
quanto riguarda la seconda gravidanza. Mi chiedo però per quale motivo
cercarne disperatamente un’altra, quando le è già capitato di vincere la più
bella lotteria che ci sia al mondo… Un altro aborto sarebbe devastante per
la sua psiche, mentre un bambino malato, oltre che infelice lui stesso,
sarebbe elemento di grande preoccupazione per tutti gli altri membri della
famiglia. In più, per curarlo, occorrerebbero sicuramente molte risorse
finanziarie, che verrebbero forse sottratte al budget dell’altro figlio. È giusto? Mah!
Certo, c’è anche la possibilità che le venga presto un altro figlio sano e
bello come il primo. Io credo però che felicità sia anche accontentarsi del
bello e del buono che già si ha, piuttosto che guastarsi l’anima per quello
che non si ha e non si riesce ad ottenere, le pare?
Comunque la scelta è sua: faccia quello che le dice la sua coscienza e
magari senta anche quello che ne pensa suo marito.
Cari saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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