Anonimo

chiede:

Gentile dottore, sono una donna di 38 anni con gruppo sanguigno A positivo (come pure mio marito) ho avuto una morte intrauterina alla 25+5 per insufficienza placentare, mentre ero ricoverata, mi hanno fatto una serie di analisi per vedere se ero affetta da trombofilia con i seguenti
risultati: omocisteina = 11,25 – Fattore V Leiden = assenza mutazione – ProteinaS libera = 55 – ProteinaC = 123 – Ab cardiolipina IgG = 2 – Ab cardiolipina IgM = 3 – Sistema Rh Fenotipo = CcDee – Test di Coombs
indiretto = Positivo – Identificazione Coombs ind. = Ab.anti-E – Titolazione Coombs indiretto = 8 (all’inizio della gravidanza il Test di Coombs era
negativo). Questi risultati secondo lei possono avere influito su quanto accaduto? Potrò affrontare un’altra gravidanza senza il rischio che si possa
ripetere questo problema? Cosa sono gli anticorpi anti-E? Sono curabili? Come vede
ho mille domande da farle… resto in attesa di una sua cortese risposta, ringraziandola fin d’ora.

Gentile Nadia,
dalle indagini accurate che ha eseguito, devo dedurre che i colleghi che
l’hanno avuta in cura, hanno dato al suo caso tutta l’attenzione possibile.
Ora per me, a distanza, è ben più difficile essere ancora più preciso. Ci
proverò. Il suo fenotipo Rh è, come lei trascrive, CcDee, ma se ha anticorpi
anti E è probabile che suo marito abbia questo fenotipo e che lei si sia
leggermente isoimmunizzata. Il titolo di 1:8 che mi riporta è comunque
basso, e non credo che sia la causa della sua triste esperienza. Inoltre lei
parla di insufficienza placentare, che da sola dovrebbe spiegare la morte
intrauterina del feto, anche senza fare altre indagini. E non è affatto
detto che possa ripetersi. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo