Anonimo

chiede:

Gentile Dottor Annona,
ho da poco compiuto 45 anni e cerco di concepire dal dicembre 2004.
Nello
scorso giugno con mia grande sorpresa considerata la mia età avanzata,
sono rimasta incinta naturalmente dopo un intervento di laparoscopia in
cui
mi è stato asportato un piccolo endometrioma. Purtroppo alla dodicesima
settimana la villocentesi ha diagnosticato “Trisomia 21” ed abbiamo
optato
per un aborto volontario. Incidentalmente prima che mi tornassero le
mestruazioni dopo l’aborto ho concepito di nuovo, ma la gravidanza non
era
vitale probabilmente perché troppo vicina al raschiamento. Dopo due
mesi,
a causa della mia età, ho ritenuto opportuno riferirmi ad un centro di
riproduzione assistita. Sono stata sottoposta a tre cicli di Clomid (150
mg
dal terzo al settimo giorno del ciclo) e ad una inseminazione
ultrauterina
senza successo. La mia risposta al Clomid è stata molto promettente nel
primo ciclo (3 follicoli maturi), ma al terzo è stata deludente e
l’endocrinologa, dopo l’ultrasuono compiuto all’undicesimo giorno del
ciclo, mi ha prescritto altri cinque giorni di Clomid, aumentandone la
dose a 250 mg, e mi ha chiesto di tornare per un altro ultrasuono dopo
questa terapia d’urto. Il risultato è stato un follicolo maturo, ma un
endometrio sottile di 4 mm, effetto collaterale del Clomid. Mi domando
adesso quale sia la strada da seguire: abbandonarsi al destino o
continuare con l’incoraggiamento della scienza e della tecnologia.
Un’alternativa potrebbe essere il Letrozol che pare non ha gli effetti
dannosi del Clomid, ma un suo consiglio (per quanto sia possibile non
conoscendo Lei la mia storia nei dettagli) sarebbe molto gradito.
La ringrazio per il suo tempo e la saluto cordialmente,

Gentile Stefania,
subito dopo la laparoscopia e l’eliminazione dell’endometriosi, lei ha avuto
ben due gravidanze in modo naturale, benché concluse male. A rigor di
definizione lei non può assolutamente ritenersi sterile, ma infertile per
non aver portato a termine nessuna gravidanza. Peraltro anche questa
definizione è impropria, perché la sua prima gravidanza naturalmente poteva
anche concludersi, se l’anomalia cromosomica non vi avesse costretto
all’aborto. E allora? Perché non sperare nella buona sorte? È vero che
talvolta le anomalie sono dovute a ovulazioni non propriamente perfette, ma
perché non dare l’opportunità al suo organismo di esprimersi? A 45 anni vi è
una naturale diminuzione della fertilità, ma questo non significa che non
c’è spazio per l’ottimismo. Non mi sembra di capire che lei ha difficoltà ad
ovulare! Per bacco, sembra che abbia ovulato meglio da sola che col Clomid!
Cari auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo