Anonimo

chiede:

Buona Sera,
mi chiamo Debora, ho 33 anni e vorrei avere qualche delucidazione in merito alla fecondazione assistita e in particolare vorrei sapere se può essermi d’aiuto per risolvere un mio problema.
Ho già avuto una precedente gravidanza (quindi non sono sterile) ma ho avuto una bambina con la Sindrome di Down con traslocazione del cromosoma 21 sul 22, una situazione clinica piuttosto rara (solo il 3% dei caasi di nascite di bambini down ha una trisomia con queste caratteristiche).
Vorrei avere un altro figlio ma i mezzi scientifici per la diagnosi prenatale a disposizione sono solo amniocentesi e prelievo dei ville coriali che vengono effettuati però in corso di gravidanza. Ciò significa che se il risultato di tale esame dovesse avere esito positivo mi troverei in una situazione angosciante perché non so se sarei capace di uccidere mio figlio ma d’altra parte avendo già una bimba con parecchi problemi non so se avrei la forza fisica e psicologica per crescere un altro bimbo con gli stessi problemi.
Vorrei quindi chiedere un parere in merito alla fecondazione assistita, materia sulla quale sono completamente ignorante.
Fiduciosa in una vostra risposta vi ringrazio per l’attenzione accordatami e vi porgo i miei più cordiali saluti.

Gentile Signora Debora,
la fertilizzazione in vitro prevede il prelievo degli oociti, la preparazione del liquido seminale, l’inseminazione dei gameti e la produzione di embrioni fuori dal corpo, in laboratorio; sul sito

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo