Anonimo

chiede:

Gent.mo Dottore,
ho 34 anni e sono alla 12 sett. di gravidanza. Sono alle prese con il dubbio
se fare o non fare l’amniocentesi. Il mio ginecologo mi ha consigliato di
farla verso la 17 sett. dal momento che risultano valori IGM positivi alla
toxoplasmosi (IGA: neg. – IGG: 17.40 – Avidità: 0.35). Inoltre, la
translucenza nucale risulta Negativa. Tenendo conto di tali informazioni è
proprio il caso di effettuare l’amniocentesi? Ed con l’amniocentesi si hanno
informazioni precise sull’eventuale contagio al bambino? La ringrazio per la
disponibilità.
Distinti Saluti

L’amniocentesi, o meglio l’esame PCR eseguito sul liquido amniotico, é l’esame di scelta quando esistono dubbi a riguardo della possibilità di una infezione fetale.
Le ricordo che fino alla 17 settimana circa, in caso di malattia materna, la possibilità di infezione fetale è per fortuna bassa.
Valori alti della avidità delle IgG si riscontrano in genere nelle reinfezioni (a minor rischio per il feto). Le IgA specifiche compaiono con le IgG, ma scompaiono dopo circa 1 mese. Nel suo caso la contemporanea presenza di IgM ed IGg potrebbe rappresentare sia una reinfezione (molto meno pericolosa rispetto alla infezione primaria in quanto l’organismo è già protetto), oppure una persistenza anomala delle IgM stesse o ancora rappresentare “false” IgM.
Considerando la sua epoca gestazionale e la presenza delle IgG, non dovrebbero esserci problemi di infezione fetale. Ovviamente spetta al Suo medico consigliarla per il meglio alla luce di una valutazione globale, anche ecografica.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo