Anonimo

chiede:

Gent.ma Dott.ssa Roberta Todeschini,
cerco di spiegare al meglio quanto successo, nel dicembre 2005 sono
rientrata dalla maternità facoltativa dopo la nascita del mio 2° figlio, a
gennaio 2006 avevo 20 giorni di ferie da maturare + 6 giorni residui
dell’anno precedente, l’errore del commercialista, come dicono loro dovuto
al programma che prepara le buste paga, è stato commesso dal gennaio 2007
in poi, infatti invece di maturare 20 giorni come da contratto me ne
facevano maturare 26, quindi 6 giorni in più.
Dal momento che noi facciamo “chiusura totale” per 3 settimane ad agosto e
2 settimane a cavallo tra Natale e Capodanno, più i vari ponti non mi sono
mai resa conto dell’errore poiché arrivavo a fine anno sempre in pari o
quasi, in più in passato conteggiavo sempre tutto, ma dal dicembre 2005 in
poi mia mamma si è ammalata gravemente di cancro e purtroppo è deceduta
quest’anno a marzo, per cui tra i vari impegni familiari (2 figli e mamma
malata) e lavoro a tempo pieno non ho più fatto i conti e mi sono fidata
dei giorni di ferie e delle ore di permesso maturate che venivano
riportate in busta paga.
In pratica ho goduto per 2 anni (2007-2008) di 6 giorni in più di ferie,
per un totale di 12 giorni.
Ci siamo accorti dell’errore nel momento in cui sono passati a marcare
sulla busta le ferie non in giorni ma in ore più che altro perché c’erano
dei numeri assurdi e nessuno ci aveva avvisato di questo cambio.
A quel punto, mentre ero in ferie, i miei colleghi hanno fatto tutti i
conteggi e hanno notato l’errore!!!!
A questo punto secondo loro dovrei restituire tutti i 12 giorni goduti,
magari scalandone 1 o 2 l’anno, in quanto ne ho goduto.
Ora io mi chiedo: Devo prendermene tutta la responsabilità io?
Tanto più che volendo fino a giugno 2008 avevo ancora parecchia maternità
facoltativa da utilizzare se ne avessi avuto necessità, inoltre se il
conteggio fosse stato corretto non avrei sicuramente goduto di quei 6
giorni in più, o comunque mi sarei regolata di conseguenza.
Certo io avrei non dovuto fidarmi e tenere il conto e posso anche
prendermi il 50% della “colpa” ma non il 100%, poiché lo trovo ingiusto.
Come hanno fatto per 2 anni a non accorgersene?
Secondo lei come mi devo comportare, chi e come deve risolvere la faccenda
e soprattutto di chi è la responsabilità?
La ringrazio per l’attenzione e spero di essere stata chiara.
Cordiali saluti,

Purtroppo ormai l’errore è stato commesso e rimediare al pregresso non è semplice.
Il Suo datore di lavoro, visto l’errore commesso dal commercialista e in alcun modo non imputabile ai dipendenti, potrebbe optare per questa soluzione: quel che è stato è stato. Nel senso che voi dipendenti non dovete restituire nulla e dal momento in cui si è scoperto l’errore le ferie iniziano a maturare in modo corretto. Io ne parlerei col datore di lavoro per vedere di trovare un accordo.
In caso lui non volesse adottare questa soluzione, quello che le è stato proposto è, purtroppo, ingiusto, ma corretto.
Cordiali saluti,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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