Anonimo

chiede:

Gentili Dottori, sono una donna di 35 anni e vorrei sottoporvi il mio caso per avere un Vostro cortese parere. Agli inizi di ottobre del 2007 ho subito un raschiamento a causa di un’aborto interno alla VIII^ settimana. I controlli delle bhcg evidenziarono dei valori bassi (il 12.9 1444 Ul/ml – il 19/9 2946 Ul/ ml) che purtroppo diminuirono (il 25/9 a 2387 Ul/ml e poi l’1/10 1901 Ul/ml). Il mio ginecologo mi aveva informato sul fatto che il ciclo si sarebbe presentato dopo circa 40 giorni. Ciò non è avvenuto ed il medico mi ha detto che se non fosse tornato per fine dicembre avrei dovuto prendere la pillola anticoncezionale per farmi tornare il ciclo. Il 26.12.2007, prima di iniziare questa terapia, ho eseguito un test di gravidanza sulle urine ed ho appreso di essere nuovamente incinta. Ero contenta, ma allo stesso tempo preoccupata visto il poco tempo trascorso dal raschiamento. Il controllo effettuato sulle BHCG, effettuato il 28.12, ha evidenziato il risultato di 20360 Ul/ml, mentre il 14.1 era salito sino a 64078 Ul/ml. Premetto che appena il ginecologo ha accertato la gravidanza, stimata alla fine del mese di dicembre alla 4^/5^ settimana, mi ha prescritto una cura con il Prometrium 200mg per due volte al giorno, Cardioaspirina x una volta al giorno e Folidex 400 una volta al giorno. Nel frattempo, a parte la sonnolenza, non ho avuto né nausee né particolari disturbi se non un fastidio, quasi un forte senso di calore al basso ventre, come se fosse localizzato ad un’ovaio. Ripetuta l’ecografia trans-vaginale, per mia comodità, presso il locale consultorio, è risultato presente in utero, una camera ovulare dismorfica di 21mm, al cui interno si visualizza il sacco vitellino di 6mm, ma non era visualizzabile una struttura da riferire ad embrione. Preannunciandomi che la crescita corrispondeva più o meno alla 7^ settimana, mi hanno detto che si sarebbe dovuto già vedere l’embrione e quindi, prospettandomi un epilogo negativo anche di questa gravidanza, mi hanno fatto ripetere le Bhcg che, purtroppo, risultavano praticamente azzerate rispetto al precedente risultato. Nell’arco di dieci giorni, infatti, sono passate da 64078 a 2307 e non ho avuto alcuna perdita. Mi sono rivolta, pertanto, in data 25 gennaio, al mio ginecologo, il quale giustamente, preoccupato, mi ha subito visitato ma, contrariamente a quanto accertato dal medico del consultorio, ha notato, rispetto alla precedente visita avvenuta il 19 gennaio, una crescita della camera ovulare e la presenza, accanto al sacco vitellino, della formazione dell’embrione. Mi ha consigliato, quindi, di non precipitare le cose e di rifare il controllo delle bhcg il prossimo martedì, cioè il 29 c.m., e decidere al riguardo. Secondo voi è sicuro, con tale valore, che ho avuto nuovamente un aborto interno? Se così fosse, come mai, con il precipitoso calo delle Bhcg, la camera ovulare è aumentata ed è visibile la formazione dell’embrione? Non si doveva verificare, invece, una regressione? Sono molto preoccupata, in cuor mio spero in un errore del laboratorio! Vi ringrazio per l’attenzione e Vi prego di darmi un Vostro parere. Cordiali saluti.

Gentile Signora, purtroppo un calo così drastico delle beta è praticamente patognomonico per interruzione (a meno di un errore del laboratorio). La diversità dei risultati ecografici non mi meravigliano in quanto l’ecografia dipende fortemente dalla esperienza dell’operatore e dalla potenza dell’apparecchiatura. Lei non mi specifica inoltre se visualizzando l’embrione, il suo ginecologo ha evidenziato anche il battito… è questa una differenza sostanziale. Anche se esistono casi limite nei quali l’attesa è il solo mezzo per effettuare una corretta diagnosi, la maggior parte delle volte un ecografista esperto riesce a fornire una indicazione fortemente probante della reale situazione… Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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