Anonimo

chiede:

Salve, sono una ragazza di 21 anni e ho un bambino di 14 mesi! Dopo la gravidanza ho iniziato ad essere molto gelosa e possessiva nei confronti di mio figlio e odiavo qualsiasi persona lo toccasse trovandomi in spesse discussioni con suoceri e parenti. Poi a 2 mesi compiuti per mio figlio ho trovato lavoro e ho iniziato a lavorare subito oltretutto l orario di lavoro molto particolare perche dalle 4 alle 9 del mattino quindi costretta a dover lasciare mio figlio alla quale avevo una gelosia molto importante a mia suocera tutti i giorni… poi all’improvviso l’abisso. Niente più rapporti con il mio compagno ed ero sempre svogliata. Ho iniziato a mangiare e a riprendere tutti i chili persi sono tuttora sempre nervosa, al massimo tratto tutti male, specialmente il mio compagno. Arrivo a un punto che non sopporto nemmeno più che mi tocchi. Piango sempre, mi sento sola e a volte penso se morissi sarebbe solo meglio per tutti. Sto provando a rimettermi in sesto e tornare a galla da sola, ma non ce la faccio e per questo ho deciso di scrivere a voi e dal 2 aprile inizierò sedute con psicologi perche io rivoglio la mia vita, la serenità che c’era prima! Non ne posso più, odio questa vita e l’unica consolazione è il piccolo che ho con me :( Secondo lei è una depressione post partum? Riuscirò a venire fuori da questo lungo tunnel? Da precisare che il mio compagno mi trascura molto e non capisce il mio problema e invece che starmi vicino mi prende in giro dicendo che nemmeno l’esorcista mi potrebbe aiutare! E non c’è niente di più brutto e sofferente di sentirti dire queste cose dalla persona con la quale hai deciso di crescere una famiglia… grazie in anticipo per il vostro aiuto e la vostra comprensione

Da come descrive la situazione direi che un quadro depressivo è molto probabile che ci sia, e la decisione di iniziare un percorso con uno psicologo è sicuramente la scelta giusta. Certo che può uscirne, la depressione è una malattia curabile, da cui è possibile quindi guarire, a patto di capire le cause che la hanno scatenata e di fare quei cambiamenti che le permetteranno di ritrovare la sua serenità. Si lasci quindi aiutare nel suo percorso con lo psicologo e, se ne sente il bisogno, gli chieda la possibilità di portare una volta anche suo marito per fargli spiegare che cosa le sta succedendo, in modo che possa capire la serietà della situazione e impari ad avere il giusto rispetto per la sua sofferenza. A volte è difficile, per chi non ha mai attraversato una depressione, capire cosa sta succedendo, e si tende a dare la colpa alla persona depressa dei suoi problemi. Ma per quella persona, sentire di non essere nè capita, nè sostenuta ma anzi incolpata di quello che le succede è molto dura e soprattutto profondamente controproducente. Se suo marito, aiutato dal suo psicologo, può capire cosa le succede può anche trovare il modo di starle accanto nella maniera giusta in questo momento di difficoltà. Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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