Egregio Dottore, nel 2007 ho avuto un parto indotto per morte
endouterina alla 22esima settimana. L’istologico ha diagnosticato:
corionamniosite e funicolite acuta necrotizzante. Preciso che non
ho avuto rottura del sacco amniotico. In seguito ho subito una
miomectomia e da dicembre io e mio marito stiamo cercando una nuova
gravidanza. Ho chiesto al mio ginecologo da cose fosse dipesa la
corionamniosite: secondo lui molto probabilmente da un’infezione
non curata. Ma i tamponi sono risultati negativi. Non ha ritenuto
necessario effettuare ulteriori indagini. Ho sentito parlare di
esami per effettuare valutazioni autoimmunitarie, infettivologiche
e fattori della coagulazione. Le chiedo: lei ritiene che sarebbe il
caso di indagare ulteriormente con questa tipologia di esami?
Preciso che ho quasi 38 anni, una tuba chiusa (conseguenza della
miomectomia) e vedo possibile al max di una sola gravidanza… non
vorrei perdere forse l’unica possibilità che ho! Mi scusi se mi sono
dilungata, ma ho questo pensiero da troppo tempo. Grazie
infinitamente per la sua risposta.
Cara Elena, secondo me è sempre opportuno eseguire, prima di
intraprendere una gravidanza, esami approfonditi.
Ripeta quindi i tamponi vaginali per germi comuni, funghi,
actinomiceti, micoplasmi, clamidie, insieme ad una colposcopia
integrata da valutazione a fresco del secreto contenuto in vagina.
Esegua pure indagini autoimmunitarie, ormonali, infettivologiche ed i
fattori genici della coagulazione. Avendo una tuba chiusa, ovviamente (tranne casi particolari), potrà rimanere gravida solo quando l’ovulazione avverrà dal lato della tuba
aperta… Nel caso, per accelerare i tempi potrà valutare l’opportunità – per
cercare di ridurre i tempi in caso di ritardo nel concepimento – insieme ad un collega esperto di queste problematiche oltre che dotato di sensibilità adeguata, di eseguire una eventuale stimolazione con monitoraggio follicolare, almeno per iniziare.
Un saluto
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento