Anonimo

chiede:

Gent.mo dottore, ho di recente avuto un aborto e ancora non riesco a capire come sia potuto succedere senza che me ne
accorgessi. Ho 39 anni, ero al secondo figlio, il primo ha due anni e mezzo. Stavo portando avanti la gravidanza tranquillamente ed in perfetta forma senza dolori e poi è successa la catastrofe. A maggio scopro di essere incinta e il 9 giugno mi reco dalla ginecologa tutta contenta con mio marito e dall’ecografia non risulta niente, mi fa fare il beta per tre volte, anche perché l’ultima mestruazione era stata il 21 aprile, ma all’epoca allattavo ancora mio figlio ed in base ai
calcoli del beta, la mia ginecologa mi calcola 8 maggio come data del concepimento.

Faccio tutte le analisi di routine e fisso l’appuntamento per il 6 settembre per l’amniocentesi. Me la esegue lei in ospedale e dopo 20 giorni mi dice che è tutto apposto che è un altro maschietto ed ha il mio stesso gruppo di RH (B -). Mi ripresento in ospedale per la morfologica e mi dicono che è tutto apposto. Successivamente un mese dopo eseguo un’altra ecografia con flussimetria e mi dicono che il feto ha un’unica arteria ombelicale ma di non allarmarmi più di tanto perché non è un problema. Mi consigliano di fare l’ecocardiogramma fetale perché per l’epoca gestazionale risulta piccolo. Preoccupati, fissiamo l’appuntamento il 28 novembre presso l’ospedale S. Pietro di Roma e ci dicono di stare tranquilli che il suo peso è perfetto 1350 gr ed il bambino è già a testa in giù. Il 7 dicembre torniamo dalla mia ginecologa che ci conferma il risultato il feto pesa 1400 gr è perfetto ed è già a testa in giù. Mi prescrive di prendere la vasosuprina due volte al giorno e di stare a riposo ma non a letto senza sollevare pesi. Così eseguo i suoi ordini, dimenticavo nell’utero ho un fibroma di 3 cm nel lato destro, ma quando ho partorito il mio primogenito ne avevo uno più grande che mi hanno tolto dopo la sua nascita, lui pesava 3650 e lungo 52 cm. Mentre questo il 7 dicembre pesava 1400 gr. Trascorriamo il periodo natalizio felici senza problemi, sabato 13 vado a fare le analisi del sangue la sera portiamo il nostro primogenito ad un compleanno ed il 16 gennaio mi reco in ospedale perché da tempo avevo prenotato l’ecografia e qui scoppia la tragedia, mi dicono che non si sentono più i battiti cardiaci.

Scoppio a piangere chiamo i miei disperata sperando che si fossero sbagliati ed invece la sera mi fanno il cesareo dicendomi che non mi consigliano di vederlo perché il corpo era già macerato. Secondo lei che cosa può aver provocato la morte del mio piccolo alla fine della gravidanza? Premetto che non è stato attorcigliato dal cordone ne ho subito un distacco di placenta inoltre non ho mai avuto perdite di sangue. Secondo lei ha sbagliato la
ginecologa a darmi la vasosuprina rendendomi l’utero insensibile ai movimenti del piccolo? Inoltre non capisco perché non mi hanno tenuto sotto osservazione, non potevano farlo nascere prematuro? Ancora non riesco a capire, spero tanto che dai risultati si sappi qualcosa. Secondo lei dopo il secondo cesareo quanto dovrò aspettare per riprovarci? Grazie anticipatamente per la risposta.

Gentile Stefania,
non sempre riusciamo a spiegarci scientificamente tutti gli incidenti. Dal suo racconto non riesco a ravvisare alcun elemento di rischio per il benessere fetale durante la gravidanza. I controlli sono stati accurati, ha fatto un gran numero di ecografie e la vasosuprina non ha alcun nesso con l’accaduto. Come sempre vi invito a non utilizzare questo servizio per chiedere un parere sull’operato di nostri colleghi: non conoscendo a fondo i fatti e non avendo la possibilità di visitare le pazienti né di visionare tutta la documentazione disponibile, un tale nostro parere sarebbe tanto inattendibile, quanto scorretto. Mi lascia tuttavia perplesso la diagnosi del gruppo sanguigno del feto fatta con la sola amniocentesi. E comunque non mi sembra che ci fosse alcuna ragione per farlo nascere prematuro. Ipotesi della morte endouterina del feto possono essere: una sua anomalia, non necessariamente evidenziabile con l’ecografia, potendo essere di piccole dimensioni o anche riguardare difetti di tipo biochimico; altri danni al feto possono derivare da una virosi, come un’influenza, che abbia potuto raggiungere il feto e fulminarlo, dall’uso di farmaci o l’esposizione al fumo, a sostanze inquinanti o tossiche, il che può capitare anche a nostra insaputa. E poi resta tutto l’imponderabile. Attenda comunque il risultato dell’autopsia. Non cerchi un responsabile, ma guardi con ottimismo alla sua prossima gravidanza, che suggerirei non prima di un anno. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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