Anonimo

chiede:

Salve, ho 29 anni e sono una lavoratrice precaria, per essere più precisa
in
questo momento sono disoccupata e tra 1 massimo 2 mesi dovrei ricominciare
a
lavorare presso la stessa azienda. Credo di essere incinta ma ho paura del
risultato del test: non tanto per l’eventuale gravidanza (che renderebbe
felice sia me che mio marito), ma come mi comporto con il datore di lavoro?
Quando mi chiama per il nuovo contratto posso non dirlo subito e aspettare
qualche settimana dopo che ho cominciato a lavorare? Non svolgo mansioni a
rischio, sono un’impiegata.
Grazie.

Buongiorno, lo stato di maternità deve essere comunicato al datore di
lavoro. Sta a lei informarlo nel momento più opportuno, nel senso che se
rientra al lavoro al sesto mese di gravidanza è un aspetto, se invece viene
riassunta al secondo mese è un altro discorso. Tutto questo rientra nella
normalità di un rapporto di lavoro con specifico riferimento alla
circostanza che il lavoratore è comunque tenuto a comunicare il suo stato di
gravidanza tenuto conto che il “rischio” può derivare da cause indipendenti
alla mansione svolta. È l’esempio dell’impiegata che lavora a contatto con
persone che fumano, in ambiente che provoca stress psicofisico. Cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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