Anonimo

chiede:

Salve Dottore, sono ormai al termine (25 ottobre) della mia seconda gravidanza e desidero porle alcune domande. 1) Abito in provincia di Bari; qui la temperatura raggiunge ancora livelli quasi estivi e probabilmente il clima rimarrà mite anche a novembre: il mio problema è come dovrò vestire la nuova bimba? Meglio il cotone, il cotone caldo o la lana? A volte mi capita di vedere in giro neonati imbottiti, mentre noi adulti siamo ancora in maniche corte: è giusto? La prima bimba
è nata a maggio e quindi il problema era esattamente il contrario. 2) La prima bimba va all’asilo: sarebbe meglio farle il vaccino antinfluenzale? Molto probabilmente allatterò (così è stato fino a 6
mesi per la prima bimba), dovrei fare anch’io il vaccino? Se si quando, prima o dopo il parto? Mio marito è medico (non pediatra) e lavora in ospedale, dovrebbe vaccinarsi anche lui? La ringrazio anticipatamente e mi complimento con tutti voi per il servizio che offrite a noi genitori.

Cara Mamma,
Le risposte: 1) Mai la lana, a meno che non abitiate in montagna, figuriamoci poi in una località di mare. Come vestire il bebè? Meno di quanto vorreste fare (o la nonna vorrebbe fare!!). Il b. può uscire fin dai primi giorni di vita. Di fatto quando esce dall’ospedale per andare a casa è già uscito. È solo necessario adeguare le uscite all’età del bambino ed al tempo e, comunque, salvo rare eccezioni, il bambino che esce tanto e con qualsiasi tempo sta meglio, è più tranquillo e si ammala di meno del bambino che sta tanto in casa. Può e deve uscire in qualsiasi stagione se il peso ha superato i 2,5 Kg. Se il tempo è brutto si può uscire utilizzando adeguate precauzioni, cioè coprire di più o dimeno il bambino se c’è freddo. Il bambino è riparato dal vento nei primi mesi di vita dal carrozzino e, nei mesi successivi, esistono delle protezioni da mettere al passeggino. A volte capita che per la paura che un bambino soffra il freddo lo si copra troppo. Il bambino va vestito “a strati”, leggero sotto e coperto sopra, in modo da poterlo tenere “sempre a temperatura giusta” anche quando si passa dall’ambiente aperto ad uno chiuso (ristorante, negozio etc.). Ricordate che le mani dei bambini, nei primi mesi di vita, sono sempre fredde (anzi quando sono calde può voler dire che il bambino è coperto troppo), la lana non va quasi mai usata e se facesse molto freddo non mettetela mai a contatto della pelle del bambino (cotone all’interno o, se ne avete voglia, camiciola di lino). Ricordate inoltre che quando il bambino è nel carrozzino è riparato dal vento sicuramente più di voi. Purtroppo l’inquinamento è uno dei problemi principali che abbiamo e il bambino è particolarmente suscettibile ai possibili danni dell’inquinamento in quanto è un individuo in rapido accrescimento per cui qualsiasi fattore nocivo può causare più danni che in un organismo maturo. Vi diamo intanto qualche piccolo consiglio: con l’eccezione dell’ozono che effettivamente porta al consiglio di uscire di meno in quanto si riduce negli ambienti domestici, tutti gli altri inquinanti si trovano all’aperto ma anche, se non di più in casa e soprattutto in cucina. Si parla infatti di inquinamento “indoor” (in casa) e “outdoor (all’aperto).
All’aperto: – Quando uscite privilegiate le passeggiate in zone con poco traffico e aperte. – Evitate il più possibile le strade con palazzi da entrambi i lati e strette che causano in cosiddetto “effetto canyon”. – Se passeggiate in una strada con dei palazzi da un lato e senza dall’altro cercate di camminare dal lato dove non vi sono palazzi. – Se vi trovate in una strada con traffico non tenete il bambino nel carrozzino o nel passeggino (l’inquinamento è maggiore vicino al suolo) – Quando viaggiate in auto evitate le ore in cui il traffico è maggiore e potreste rimanere coinvolti in code. L’inquinamento è maggiore al centro della strada.
In CASA:
-Ventilate la casa e, sia d’estate che d’inverno, lasciate le finestre aperte e fate entrare i “raggi del sole. – Mantenete un corretto grado di umidità (>50-60%) e di temperatura in casa (18-20°C) – Non fate “vivere” il bambino in cucina in quanto i residui del gas hanno un effetto irritante le alte vie respiratorie 2) Se la sorella grande frequenta l’asilo può essere presa in dovuta considerazione la vaccinazione anti influenzale dei familiari. Senta il parere del suo pediatra in quanto l’influenza nei primi mesi di vita è associata ad un aumento delle percentuali di ricovero. Un cordiale Saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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