Anonimo

chiede:

Gent.mo dott. Annona, ho 39 anni e sono alla mia prima gravidanza. Alla 19ma settimana ho effettuato una visita ginecologica la quale ha rilevato che il collo dell’utero era diventato “più corto”. Avevo sentito
in precedenza dolori sopportabili e avevo l’utero piuttosto contratto ma
senza perdite ematiche. Può dirmi quale conseguenza ha l’accorciamento del collo dell’utero? La vasosuprina che adesso sto assumendo su indicazione del ginecologo può darmi dei benefici? È possibile che i continui viaggi in automobile possano aver creato una situazione di stanchezza tale da procurarmi questo inconveniente? Ho anche un mioma peduncolato che mi è stato detto essere “indipendente dall’utero” anche se piuttosto grosso
(5×7 cm); la sua posizione (parte mediana destra) e le sue dimensioni possono condizionare l’accrescimento del bambino? La ringrazio infinitamente per
la risposta che avrà voluto darmi perché ci tengo molto e ho molta fiducia in Lei.

Gentile Giovy 64,
un accorciamento della cervice determina l’aumento del rischio di parto
prematuro. Quindi fa bene a prendere tutte le precauzioni possibili, fra le
quali la più importante è il riposo. Lo stress psicofisico ha un ruolo
determinante nel peggiorare tali situazioni. Il mioma, per quanto
peduncolato e apparentemente esterno, costituisce comunque una spina
irritativa, anche se è osservazione comune ottenere gravidanze perfette
anche con utero fibromatoso. In conclusione riposo e fiducia nel suo
specialista curante sono la mossa vincente. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo