Anonimo

chiede:

Buongiorno dottore, sono appena entrata nella settimana 32 ed è la mia prima gravidanza. Purtroppo ho l’utero accorciato (30 di cervicometria) e la mia ginecologa mi ha detto che rischio un parto pretermine. Il problema è che in queste ultime settimane sto avendo dolore e contrazioni molto ravvicinate, ma dopo i controlli in ospedale mi mandano sempre a casa. Io sono molto stanca per i continui dolori e non so come comportarmi. Se dovessi partorire prima cosa rischia il bambino? Che conseguenze potrebbero esserci?

Dott. Luca Zurzolo

risponde:

Gentile signora, una cervicometria ridotta di circa il 40% come nel suo caso alla 32 settimana di gestazione la espone effettivamente al rischio di parto pretermine. È opportuno effettuare monitoraggi seriati della cervicometria e impostare una terapia per la prevenzione del parto pretermine: oggi in commercio esistono preparati in compresse vaginali o in bustine mirati a questo scopo. È inoltre indispensabile stare a riposo il più possibile per evitare di produrre sollecitazioni nocive per l’utero. Un eventuale parto a 32 settimane deve avvenire in struttura protetta, dotata di terapia intensiva neonatale in modo da assistere al meglio il feto appena nato. In strutture specializzate un eventuale nascita a quest’epoca non comporta quasi mai conseguenze per il feto, ma è ovviamente meglio cercare di portare avanti la gravidanza il più possibile.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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