Anonimo

chiede:

Vorrei sapere a cosa sono imputabili le “colichette”, forse ad un
modo errato di allattare il neonato? È possibile prevenirle?
Grazie

Cosa sono le coliche gassose? Vengono definite come “crisi di pianto
inconsolabile”. Questa definizione dice, di per sé, tutto: cioè il
bambino piange e non si riesce a farlo calmare con niente: latte, acqua,
camomilla, ciucciotto, ballo con la mamma (o il papà o la nonna), cambio
del pannolino eccetera. Le crisi di pianto vanno e vengono (da qui il
termine colica).
Il fatto che le coliche possano dipendere da disturbi intestinali, e
soprattutto da stipsi o da aria nell’intestino, è stata bocciata da
“decenni” ma tant’è piace e viene continuamente riproposta.
Per la diagnosi di colica gassosa (che a volte è tutto meno che una
“colichetta” viene usata la cosìdetta regola del tre, come tutte le
regole, è limitata ma aiuta a ricordare le caratteristiche delle coliche
che sono:
1) Compaiono nelle prime tre settimane di vita
2) Aumentano fino al terzo mese e poi, gradualmente, si riducono.
3) Vengono almeno tre volte alla settimana
4) La/le crisi di pianto possono durare fino a tre ore.
A volte si calmano facendo ballare il bambino, ad alcuni si calmano
facendo un giro in macchina (ho avuto delle famiglie che alla sera si
mettevano a fare delle peregrinazioni per la città).
Da cosa dipendono? Esistono varie teorie ed ipotesi:
intolleranza alle proteine del latte vaccino o più raramente
intolleranza al lattosio (lo zucchero del latte). Esistono varie altre
teorie che possono essere valide per il singolo bambino: bioritmo della
melatonina e sincronizzazione della attività del sistema nervoso
centrale che si regolarizzano dopo il 3 mese di vita. Bambini con bassa
soglia del dolore per cui stimoli dolorosi anche di bassa intensità
causano grandi pianti. Immaturità gastrointestinale, aerofagia,
peristalsi inefficace
tensione genitore-neonato. Ma non è certo facile rimanere tranquilli
quando si ha un figlio che passa le sere piangendo; e poi, i sensi di
colpa che derivano dal sentirsi inadeguati a calmarlo non aiutano
affatto. Anche se uno non ha sensi di colpa arriva qualche amico ecc.
che guardandoti in faccia dopo che il bambino piange da ore ti dice: “è
colpa tua che sei nervosa”. Veramente prima che il bambino piangesse tu
eri tranquillissima.
Cosa si può fare? Cercare di calmare il bambino non è facile, provate a
consolarlo e coccolarlo, dategli ciuccio, passeggiate, attaccatelo al
seno. Ricordatevi che, per quanto la situazione possa apparire
drammatica vostro figlio sta bene e tra poco si calmerà, mangerà ecc.
Nel tempo le coliche si attenueranno e dopo i primi 3-4 mesi passeranno
del tutto.
Si possono usare farmaci? Chiedete consigli al vostro pediatra anche se
l’effetto non è garantito. Alcuni bambini si calmano con farmaci
assolutamente inutili per altri bambini.
Una delle cause più frequenti di coliche è l’intolleranza alle proteine
del latte vaccino. Si può provare, sotto la guida del vostro pediatra a
cambiare il latte o a dare un latte privo delle proteine di latte (di
riso o di soja) o un latte in cui le proteine sono state “idrolizzate”
(cioè ridotte in particelle finissime). Se la mamma allatta può provare
a togliere dalla propria dieta latte.
Cordiali Saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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