Anonimo

chiede:

Gentile dott.re,
sono incinta al primo trimestre e nella precedente gravidanza nel terzo trimestre sono stata affetta da colestasi intraepatica gravidica, con valori del fegato sino 10 volte superiori alla norma. Nella precedente gravidanza mi hanno indotto il parto solo alla scadenza, anche se il problema si era manifestato due mesi prima. Ho perso molto sangue con conseguente forte anemia e il liquido tinto ha provocato qualche piccolo problema respiratorio al bambino che ha subito terapia antibiotica i primi due giorni dopo il parto. Tra l’altro non so se possa essere collegato all’anemia ho avuto una deiscenza successiva che mi ha costretto a rioperarmi (tra l’altro dopo 4 infezioni…).
Desidererei cortesemente sapere, visto che il problema è facile si ripresenti in questa gravidanza:
– quali sono i danni che si possono presentare in caso di nuova colestasi, in particolare se avrò gli stessi problemi di liquido tinto – perdita notevole sangue
– se statisticamente il problema si ripresenta nella stessa forma nelle successive gravidanze
– come limitare la colestasi: con farmaci? (la precedente volta prendevo Trasmetil ma senza effetti) e se è utile seguire una dieta
– se è possibile e opportuno con colestasi programmare un parto cesareo invece dell’induzione, che mi ha provocato dolori fortissimi e un parto difficile.
– se esistono centri specializzati.
Ringrazio molto e porgo distinti saluti

La colestasi gravidica può manifestarsi a vari gradi di severità. Esiste una certa ricorrenza, ma non è matematica la sua ricomparsa. In genere il fegato materno non subisce danni permanenti e nemmeno il feto, almeno per le forme lievi – medie. La cura si decide di volta in volta in base alla maniera di presentazione della condizione morbosa. La dieta deve essere equilibrata come del resto in ogni gravidanza. A riguardo della modalità di espletamento del parto, credo che dovrebbe discuterne con il medico che la farà partorire… le indicazioni al cesareo possono variare da medico a medico e da centro a centro, a volte per motivi di particolari convinzioni scientifiche, altre volte per ragioni organizzative.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo