Anonimo

chiede:

Ho 33 anni ed una bimba di quasi tre anni nata a 38 settimane dopo un ricovero per minaccia di parto prematuro alla 31° sett. Avevo un inizio di dilatazione e contrazioni di cui però non mi ero resa conto. Farmaci e riposo assoluto ebbero efficacia. Il mese scorso ho perso il mio bambino dopo un ricovero alla 20° settimana per dilatazione ed impossibilità di effettuare il cerchiaggio dal momento che il sacco era ormai troppo sceso. Dovessi riprovarci, potrai stare più sicura con un cerchiaggio preventivo? Successivamente all’intervento è necessario restare sempre a letto, oppure potrebbe bastare tenersi al riposo seguendo le accortezze dovute?

La valutazione se effettuare o meno un cerchiaggio, preventivo o meno, si basa su alcuni parametri e considerazioni che necessariamente dovranno essere effettuate da chi la seguirà in gravidanza. Ad ogni modo è possibile che venga effettuato un cerchiaggio preventivo o secondo necessità, in base all’aspetto ecografico del collo uterino. In assenza di motivi particolari, il cerchiaggio non impone comportamenti sostanzialmente differenti da quelli che ogni gravida dovrebbe adottare.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo