Anonimo

chiede:

Salve, sono una donna di 39 anni e dopo aver avuto un primo aborto spontaneo alla 11° settimana, con la seconda gravidanza sono riuscita ad avere una bellissima bimba che ora ha 3 anni e mezzo. In seguito ho avuto 4 aborti spontanei nelle prime settimane (6°, 7°). Prima dell’ultimo aborto (ancora in corso) qualche mese fa mi sono sottoposta ad una serie di accertamenti (protocollo poliabortività) per individuare una eventuale
causa responsabile degli aborti precoci. Da questi esami non è emerso nulla di significativo a parte una alterazione lieve del TSH (1° prelievo 0,136 – 2° prelievo 0.183), considerando il fatto che sono stata operata alla tiroide e che giornalmente assumo 125mg, con FT4 e FT3 nella norma e una positività all’anticardiolipina (1° prelievo Igm Elisa 13 – 2° prelievo Igm Elisa 12,2). Vorrei aggiungere che sono Rh negativo ma il test di Coomb risalta negativo OK Profilassi. In sostanza secondo il medico, sulla base del risultato
delle analisi non è stato riscontrato nessun impedimento evidente che mi possa impedire di poter avere un secondo figlio. Sono molto demoralizzata e confido in una Vs. risposta ed un eventuale suggerimento per centri specializzati per la poliabortività.

Gentile signora Mariella,
purtroppo il suo caso rientra nel grande capitolo dell’autoimmunità. Unica
soluzione che mi permetto si suggerire è quella di rivolgersi ad un centro
di un grande ospedale (a Milano, Roma, Torino, Bologna ecc.) che, disponendo
di vasta casistica e valendosi di un’esperienza ottimale, possa affrontare
il suo problema con maggiori probabilità di successo. Auguri,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo