Anonimo

chiede:

Buongiorno, chiedo il vostro aiuto perché onestamente non so proprio come comportarmi.
Mia figlia ha 10 mesi, non ha mai avuto particolari problemi legati al sonno, ha smesso di fare il pasto notturno a 2 mesi e da allora dorme tutta la notte. Si addormenta da sola nel suo lettino e capita da qualche mese che si sveglia 2 o 3 volte perché vuole il ciuccio ma poi si riaddormenta subito. Capita che da un mese le cose sono cambiate (premetto che io ho ripreso a lavorare e lei sta dalla mattina fino a metà pomeriggio dalle nonne) e ha cominciato a svegliarsi tantissime volte durante la notte (anche 10/15) piangendo forte e ultimamente proprio non ne vuole sapere di stare nel suo lettino, ha bisogno di essere coccolata e una volta che si calma la rimetto nel letto ma dopo mezz’ora il tutto si ripete fino a che a volte presa dalla disperazione la porto nel lettone. Non voglio darle il vizio del lettone e delle coccole notturne che fino ad ora non ha mai avuto, ma se lei ha bisogno di contatto fisico in questo momento mi spiace anche non assecondarla. Come mi devo comportare per fare la cosa più giusta?
Grazie mille

Cara mamma,
i disturbi del sonno del bambino causano dei problemi nei genitori e in tutta la famiglia; con il tempo ho visto famiglie accusarsi vicendevolmente, i conoscenti accusano i genitori di non essere buoni genitori, di conseguenza si altera il rapporto tra loro, si diventa insicuri, si alimentano i sensi di colpa e si litiga anche per banalità. In alcuni casi la stanchezza fisica e mentale associata a insicurezza, sensi di colpa e di fallimento e la mancanza di dialogo può portare a depressione e mette le basi per un rapporto di coppia alterato. La maggior parte dei disturbi del sonno sono “funzionali”, cioè il bambino non ha nessuna malattia, non ha problemi psicologici e non è viziato come tutti, quasi, ci vogliono far credere. Ma non ha il meccanismo del sonno. La sua sveglia interna non è “tarata”.

A questo punto dobbiamo fare un ragionamento: mangiare, dormire ed andare di corpo sono bisogni fondamentali degli esseri viventi. Tutti mangiamo e dormiamo, e andiamo di corpo, ma un conto è farlo un altro è farlo bene. Di fatto tutti i bambini, anche quelli che non dormono, dormono, ma lo fanno male, in modo disorganizzato e un bambino che non dorme bene può essere educato ed abituato a dormire (lo stesso discorso vale per il mangiare e per l’andare di corpo). A questo punto direte: va bene, ma come?

Qui ne sentirete di tutti i colori e ognuno è esperto. Chi consiglia di aspettare tanto prima o poi (a volte molto) passa, chi dice di assecondare il bambino. Il consiglio che le do è quello di parlare con il Vostro pediatra in quanto non esiste un modo unico e valido per tutti i bambini e le famiglie. Esistono alcuni consigli generali: primo fra tutti quello di abituarlo dormire da solo con i propri mezzi e senza altri artifici (dormire in braccio, nel lettone, con il biberon, con la televisione, con la musica).

Il bambino deve dormire nella sua culla o lettino con il ciuccio (o il dito) e dopo i primi mesi con il giocattolo del cuore. Sicuramente parlare è facile, fare è difficile, ma lasciatevi guidare dai consigli del vostro pediatra e provate a seguire poche piccole regole. Vi consigliamo una lettura da cui abbiamo preso alcuni spunti per questi articoli: “Fate la nanna” di Eduard Estivill e Sylvia de Bajar, casa editrice “Mandragora”. Sentirete forti detrattori e fautori del metodo che va adattato al singolo bambino (e famiglia). Un caro saluto.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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