Tra gli esami di routine che svolgono le donne incinte ci sono le analisi del sangue, grazie alle quali vengono monitorati diversi valori. Tra cui quello del livello dell’albumina che in gravidanza è utile per monitorare il funzionamento di diverse attività dell’organismo.

Cos’è l’albumina?

Di per sé l’albumina è la proteina più abbondante presente nel plasma (la parte liquida del sangue) che ha diverse funzioni. La più importante è quella legata al trasporto, tramite il sistema circolatorio, delle proteine nei vari distretti del corpo.

L’albumina, per esempio, si occupa di legare, tra gli altri, il calcio, gli acidi grassi, la bilirubina e le sostanze presenti nei medicinali; la sua attività, quindi, è direttamente proporzionale all’efficacia della terapia farmacologica che si sta seguendo.

Inoltre l’albumina ha il compito di trasportare le vitamine e gli ormoni, ma anche di mantenere costante il livello dei liquidi all’interno dei vasi sanguigni, con l’attenzione di evitare che questi fuoriescano e si diffondano nei tessuti. Infine non bisogna dimenticare come l’albumina sia anche un importante antiossidante.

Di per sé l’albumina è una proteina prodotta dal fegato, motivo per cui i valori dell’esame che la misura indicano la funzionalità di quest’organo.

Albumina in gravidanza: l’esame e i valori

Per misurare l’albumina in gravidanza viene richiesto un normale prelievo di sangue, che non necessita di particolari preparazioni se non quella di presentarsi a digiuno. I valori di riferimento considerati normali sono quelli generalmente compresi tra 3,5g/dl e 5,0g/dl.

È importante monitorare i livelli di albumina in gravidanza, motivo per cui sono controllati regolarmente, perché sono utili non solo per verificare il funzionamento del fegato, ma anche perché restituiscono informazioni preziose sull’attività della tiroide e sugli effetti prodotti dall’alimentazione che si sta seguendo.

Albumina alta in gravidanza: cause e conseguenze

L’aumento dei valori (iperalbuminemia) di albumina nel sangue è associato prevalentemente a fenomeni di disidratazione. In gravidanza i livelli di albumina possono essere alti in caso di vomito o diarrea costanti. In altri casi questi valori possono indicare anche una sarcoidosi, morbo di Addison e tutte quelle patologie che provocano una forte disidratazione.

Anche l’assunzione di steroidi, insulina o ormoni della crescita possono aumentare la concentrazione di albumina nel sangue.

Albumina bassa in gravidanza: cause e conseguenze

Valori bassi (ipoalbuminemia) di albumina sono più frequenti in gravidanza perché è la gestazione stessa che può provocare un abbassamento dei livelli di questa proteina nel sangue. Questo prevalentemente per due ragioni: per i cambiamenti ormonali tipici della gravidanza e per un maggior utilizzo dell’albumina da parte del feto.

La riduzione dell’albumina va seguita con attenzione perché se è vero che la gravidanza può provocare questa conseguenza è altrettanto vero che l’ipoalbuminemia rappresenta un campanello d’allarme che non va mai sottovalutato.

L’albumina bassa, infatti, può indicare una malnutrizione e una dieta con un basso apporto proteico, ma essere anche l’effetto di stati febbrili seri, ipertiroidismo o conseguenza della cosiddetta sindrome da sovrallenamento.

All’ipoalbuminemia sono associate anche malattie del fegato, infiammazioni grave, morbo di Crohn, celiachia, intolleranze e tutte quelle patologie in cui vi è un insufficiente assorbimento delle proteine. Livelli bassi sono riscontrabili anche a fronte di insufficienza renale e in questo caso l’albumina finisce anche nelle urine.

Alcuni studi condotti sull’argomento hanno verificato come livelli ridotti di albumina sono correlati a un aumento dei livelli di alfa-fetoproteina. Inoltre nel terzo trimestre di gravidanza la diminuzione del livello di albumina può essere associato, nei casi più gravi, anche a un maggior rischio di mortalità materna e infantile. Per questo all’abbassamento dei livelli di albumina deve sempre corrispondere un proseguimento delle indagini per individuarne la causa.

Consigli utili per mantenere stabili i livelli di albumina in gravidanza

I livelli alti o bassi di albumina sono, come detto, segnali che c’è qualcosa che non va all’interno del nostro organismo. È importante sottoporre il referto delle analisi del sangue al medico che sta seguendo la gravidanza, evitando di allarmarsi o scegliere soluzioni fai da te. Le terapie farmacologiche per regolare i livelli di albumina sono riservate ai soli casi gravi, mentre negli altri casi potrebbe essere sufficiente seguire delle normali raccomandazioni.

Per mantenere stabili i livelli di albumina è importante seguire un’alimentazione sana ed equilibrata e allo stesso tempo mantenere una costante idratazione. Queste in realtà sono le raccomandazioni classiche che una donna deve seguire quando rimane incinta, ma che si rivelano ancora più importanti qualora dalle analisi del sangue ci fossero delle anomalie per questo tipo di valori.

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