Durante la gravidanza, e soprattutto la prima gravidanza, paure e incertezze non mancano: ogni cosa è nuova, e non è facile districarsi tra esami di routine (ma poi, quanti sono? E quando vanno prenotati?) e altri prescritti dal medico a seconda dello specifico caso.

A questi si accompagnano le ecografie: sono due le ecografie a carico del Sistema sanitario nazionale nel caso di una gravidanza fisiologica, senza patologie o complicazioni, anche se la maggior parte delle donne ne effettua di più durante i nove mesi di gestazione.

Vediamo allora quali sono i principali esami a cui si sottopone una donna incinta, trimestre dopo trimestre.

Esami del primo trimestre di gravidanza

Nel corso del primo trimestre di gravidanza, cioè nel periodo compreso tra la prima e la 13^ settimana di gestazione, gli esami da svolgere sono volti principalmente ad accertarsi dello stato di salute della donna e del corretto inizio della gravidanza stessa.

Durante il primo trimestre di gravidanza viene eseguita una prima ecografia ostetrica, che solitamente è transvaginale (cioè tramite sonda che entra all’interno della vagina), ed è volta a confermare la presenza dell’embrione e a calcolare l’età gestazionale.

Sempre nel primo trimestre si esegue poi una seconda ecografia, quella della translucenza nucale, per valutare eventuale malformazioni a carico del feto, tra l’11^ e la 13^ settimana di gravidanza.

Gli esami esenti nel 1° trimestre di gravidanza

Al momento della prima visita ginecologica il medico prescrive una serie di visite ed esami (a carico del Sistema sanitario nazionale), come illustrato sul sito del Ministero della salute:

  • Esame delle urine
  • Emocromo
  • Glucosio AST, ALT
  • Virus Rosolia IgG ed IgM (non serve farli se vi è documentata immunità, dovuta a pregressa infezione o a vaccinazione, ovvero IgG positive e IgM negative, in tal caso portare le analisi che lo comprovano. Se le IgM del prelievo in gravidanza sono positive riferirlo immediatamente: significa che l’infezione è recente, o in atto, e quindi pericolosa).
  • Toxoplasmosi IgG ed IgM (non serve farli se vi è immunità pregressa, ovvero IgG positive e IgM negative, in tal caso portare al ricontrollo le analisi che lo comprovano. In caso di IgG ed IgM negative ripetere ogni mese fino al parto, per diagnosticare precocemente l’eventuale acquisizione dell’infezione in gravidanza ed attuare tutte le norme di igiene necessarie)
  • Treponema pallidum anticorpi TPHA (per la sifilide)
  • Test dell’HIV
  • Test di Coombs indiretto (in caso di donne RH negative, o comunque a rischio di immunizzazione, il test deve essere ripetuto ogni mese; a 28 settimane in caso di incompatibilità AB0 ovvero partner di gruppo A, B o AB diverso dalla donna, il test deve essere ripetuto alla 34a-36a settimana)
  • Test della clamidia
  • Pap test: raccomandato alle donne con più di 24 anni e se non eseguito negli ultimi 3 anni, è un esame che consente di rilevare eventuali lesioni anomale nel collo dell’utero e aiuta a prevenire lo sviluppo di tumori al collo dell’utero dovuti al Papillomavirus
  • Urinocoltura: è un esame importante poiché consente, attraverso la coltura delle urine (un tipo di analisi di laboratorio) di osservare l’eventuale presenza di infezioni che potrebbero complicare la gestazione.

In presenza di specifici fattori di rischio a questi esami si aggiungono:

  • Esame colturale per la gonorrea
  • Esame per il virus dell’epatite C

Altri esami che vengono prescritti durante il primo trimestre di gravidanza per valutare la salute del feto (anche questi a carico del Sistema sanitario nazionale) e quindi detti esami di screening o di diagnosi prenatale sono:

  • Test combinato: consiste in un prelievo di sangue e da un’ecografia particolare, detta translucenza nucale, che consente di valutare l’eventuale probabilità che il feto presenti alcune anomalie da indagare con ulteriori approfondimenti
  • Amniocentesi o villocentesi: se l’esame della translucenza nucale ha dato esito positivo o dubbio alle donne è consigliato l’approfondimento tramite prelievo di liquido amniotico (amniocentesi) o dei villi coriali (villocentesi)

Esami non esenti nel 1° trimestre di gravidanza

Infine, altre indagini non esenti salvo fattori di rischio valutati dal medico sono:

  • Citomegalovirus IgG ed IGM (non serve farlo se vi è immunità pregressa, ovvero IgG positive e IgM negative. In caso di IgG ed IgM negative ripeterlo dopo un mese, per diagnosticare precocemente l’eventuale acquisizione dell’infezione in gravidanza e seguire le indicazioni del ginecologo. Solo se le IgM sono positive, nel prelievo in gravidanza, riferirlo al ginecologo appena siete in possesso degli esami)
  • Elettroforesi dell’emoglobina e resistenze osmotiche globulari (servono a valutare se la madre è portatrice di anemie congenite come la talassemia o anemia mediterranea o altre. Non serve se ha già fatto questi esami o se il medico di base la reputa non a rischio).

Esami del secondo trimestre di gravidanza

incinta

Nel corso del secondo trimestre di gravidanza si effettua la seconda ecografia di routine, detta ecografia morfologica, che si effettua tra la 19^ e la 21^ settimana: è importante prenotarla in anticipo se si vuole usufruire dell’esenzione, poiché le liste di attesa sono lunghe.

L’ecografia morfologica serve soprattutto per rilevare eventuali malformazioni fetali.

Esami dalla 14^ alla 18^ settimana di gravidanza

  • Glucosio
  • Rosolia
  • Toxoplasmosi IgG ed IgM (non serve farla se vi è immunità pregressa, ovvero IgG positive e IgM negative, in tal caso portare al ricontrollo le analisi che lo comprovavano. In caso di IgG ed IgM negative ripetere ogni mese fino al parto, per diagnosticare precocemente l’eventuale acquisizione dell’infezione in gravidanza)
  • Prelievo di sangue venoso

Esami dalla 19^ alla 23^ settimana di gravidanza

  • Ecografia morfologica
  • Toxoplasmosi

Esami dalla 24^ alla 27^ settimana di gravidanza

  • Toxoplasmosi
  • Glucosio
  • Esame delle urine
  • Urinocoltura
  • Prelievo di sangue

Durante il secondo trimestre di gravidanza (ma anche il terzo) è consigliabile seguire i corsi pre-parto, per ottenere informazioni importanti sulla gravidanza.

Esami del terzo trimestre di gravidanza

Esami non esenti a meno che la gravidanza non sia ritenuta a rischio:

  • Curva da carico glicemico (utile quando si sospetti una ridotta tolleranza agli zuccheri per familiarità diabetica, precedente ridotta tolleranza, obesità o eccessivo aumento del peso in gravidanza)
  • Flussimetria Doppler delle arterie uterine (se vi erano anomalie flussimetriche all’ecografia morfologica)

In questo periodo della gestazione se la donna è una lavoratrice dipendente è bene ricordare di preparare la richiesta per l’astensione obbligatoria dal lavoro, da compilare entro la 28^ settimana.

Esami dalla 28^ alla 32^ settimana di gravidanza

Gli esami esenti in questo periodo della gestazione sono:

  • Emocromo
  • Test di Coombs indiretto
  • Toxoplasma
  • Prelievo ematico

Come anticipato, nel terzo trimestre si svolge anche la terza ecografia di routine, detta ecografia di accrescimento, che è a pagamento se non vi sono patologie materno-fetali.

Esami dalla 33^ alla 37^ settimana di gravidanza

Gli esami esenti sono:

  • Emocromo
  • Toxoplasmosi
  • Virus Hbv
  • Sifilide
  • Hiv
  • Urine
  • Urinocoltura

Esami non esenti (se la gravidanza non è a rischio):

  • Tampone vaginale generale, e anche rettale, per la ricerca dello streptococco B (intorno alla 36^ settimana)
  • ECG (elettrocardiogramma)
  • Flussimetria Doppler delle arterie ombelicali ed altri distretti fetali

Esami dalla 33^ alla 37^ settimana di gravidanza

Esami esenti:

  • Esame delle urine

Esami non esenti:

  • Cardiotocografia (CTG)
  • Controllo del liquido amniotico
  • Flussimetria Doppler delle arterie ombelicali ed altri distretti fetali (se il liquido amniotico è scarso, la CTG rileva anomalie o se la gravidanza è comunque a rischio)

Esami dalla 40^ settimana di gravidanza e oltre

Esami esenti:

  • Esame delle urine
  • Cardiotocografia [CTG]
  • Controllo del liquido amniotico
  • Ecografia ostetrica di controllo

Arrivati oltre la data prevista del parto il medico può poi prescrivere, qualora lo ritenesse, ulteriori esami.

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  • Esami in gravidanza