Ciao, sono Teresa, ho ventotto anni, dopo cinque anni di matrimonio, mio marito Paolo ed io decidiamo di avere un bambino. Dopo diversi tentativi e una marea di test di gravidanza negativi a gennaio 2007 mi accorgo di essere incinta!! Non vi so spiegare la gioia sia mia che di mio marito, mi reco dal ginecologo, il quale accerta la gravidanza all’ottava settimana.

Comincia così la mia avventura. Il tre compio gli anni e il giorno dopo apprendo che il mio papà ha una ricaduta (cancro maligno al colon). Viene da noi a marzo per tornare in ospedale a Verona e ricominciare quello che si rivelerà un vero inferno, soprattutto per me.

Intanto la gravidanza procede bene, scopriamo che è un maschio, ho solo un po’ di diabete gestazionale, niente di preoccupante. Mio papà  continua le sue cure e alla fine di giugno torna a casa. Il 25 giugno vado al controllo, è tutto ok. Il 5 luglio mi reco in ospedale perché da due giorni non sento più il bambino, arrivo in ospedale in uno stato di disperazione, perché sentivo che c’era qualcosa che non andava: il dottore mi comunica che la mia sensazione era esatta, il mio bambino era morto alla ventinovesima settimana…

Il buio totale si è impossessato di me, la disperazione, la rabbia, il dolore, la voglia di morire… Mi inducono il parto e dopo 15 ore di travaglio nasce il bambino più bello che io abbia mai visto, un angelo luminoso. L’ho tenuto in braccio e non volevo mollarlo. Lo chiamiamo Damiano e cinque giorni dopo devo assistere alla sepoltura del mio primo figlio.

In agosto il mio papà viene rioperato, ma con esiti disastrosi. Ricomincia il ciclo di chemioterapia con finalità di cura palliativa. A distanza di cinque mesi siamo qui a riprovarci teniamo le dita incrociate e ci affidiamo al nostro angelo!!!

Mamma e papà  ti ameranno per sempre…

Teresa 17/11/2007

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